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Nuove scadenze per l’invio delle spese sanitarie e veterinarie: guida aggiornata 2024

 

Il decreto della Ragioneria Generale dello Stato del 8 febbraio 2024 introduce un aggiornamento significativo per l’invio delle spese sanitarie e veterinarie, stabilendo un nuovo calendario a cadenza semestrale che prevede scadenze specifiche per entrambe le categorie. Questa novità, mira a semplificare e rendere più efficiente il processo di trasmissione dei dati al sistema TS, a beneficio sia dei contribuenti che degli operatori sanitari.

 

Le novità del calendario

Le spese sanitarie sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 dovranno essere inviate secondo il seguente calendario:

  • Entro il 30 settembre di ciascun anno per i dati relativi al primo semestre;
  • Entro il 31 gennaio dell’anno successivo per i dati del secondo semestre.

 

Questo schema semestrale facilita la gestione delle informazioni e permette ai contribuenti di avere una maggiore chiarezza sulle scadenze da rispettare. Inoltre, per le spese veterinarie, il decreto stabilisce una scadenza annuale unica al 16 marzo dell’anno successivo (per il 2024 sarà il 17 marzo 2025), separando così la gestione di queste spese da quelle sanitarie.

 

Chi è coinvolto

L’obbligo di invio riguarda una vasta gamma di operatori sanitari, inclusi ospedali pubblici e privati, cliniche, laboratori, farmacie, medici e altri professionisti del settore, nonché negozi di ottica e parafarmacie. La correzione di eventuali errori negli invii è possibile entro un termine breve, specificato nel calendario, dopodiché sono previste sanzioni di 100 euro per ogni documento errato.

 

Distinzione tra spese sanitarie e veterinarie

Il decreto fa chiarezza sulla distinzione tra spese sanitarie e veterinarie, regolando i termini di invio in maniera distinta e adeguando le scadenze alle specifiche esigenze di ogni categoria. Per le spese veterinarie, la scadenza annuale mira a risolvere le incongruenze precedentemente esistenti tra le norme di legge e i decreti attuativi.

 

Sistema di invio dei corrispettivi telematici

Il decreto recepisce anche la possibilità per i dettaglianti di utilizzare sistemi di invio dei corrispettivi telematici alternativi al Sistema TS, una flessibilità che era stata messa in discussione dall’obbligo di utilizzo esclusivo del Sistema TS previsto inizialmente.

 

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