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Novità fiscali 2024: la rivalutazione delle quote e dei terreni con l’imposta sostitutiva al 16%

 

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un’importante opportunità per i proprietari di quote societarie e terreni: la possibilità di rivalutarli beneficiando di un’aliquota sostitutiva del 16%.

 

La rivalutazione di quote e terreni: un’opportunità da non perdere La rivalutazione permette di aggiornare il valore di mercato di quote societarie e terreni, adeguandolo all’attuale contesto economico.

 

Imposta sostitutiva al 16%: dettagli e applicabilità Secondo l’articolo 53 del Decreto Legislativo n. 117 del 2017, è possibile beneficiare di un’imposta sostitutiva al 16% sui valori di acquisto rivalutati di quote societarie e terreni. Questa norma si applica sia alle partecipazioni negoziate sia non negoziate, sia ai terreni edificabili sia a quelli agricoli.

 

Procedura di rideterminazione del valore di quote e terreni: Per le quote di società quotate, la rivalutazione si basa sulla media aritmetica dei prezzi nel mese di dicembre 2023, mentre per altri beni è richiesta una perizia. La scadenza per la rivalutazione è fissata al 30 giugno 2024.

 

Dichiarazione dei redditi e rivalutazione: I dati relativi alla rivalutazione devono essere indicati nel modello Redditi PF del periodo di imposta di riferimento, che per le rivalutazioni del 2024 sarà il modello Redditi PF 2025.

 

Valutare la convenienza della rivalutazione: Per determinare la convenienza della rivalutazione, è necessario confrontare l’imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione con quella derivante dalla tassazione ordinaria della plusvalenza. Generalmente, la convenienza sussiste quando il costo storico del bene è molto basso.

 

Rateizzazione dell’imposta: una soluzione flessibile La legge prevede la possibilità di rateizzare il pagamento dell’imposta sostitutiva, offrendo una soluzione flessibile per la gestione del carico fiscale. Questa opzione consente di distribuire il pagamento in massimo tre rate annuali, con l’aggiunta di interessi al 3%.

 

Benefici della rivalutazione: aspetti fiscali e patrimoniali Rivalutare i propri beni può portare numerosi vantaggi, tra cui la riduzione del carico fiscale in caso di futura cessione e una più accurata valutazione del patrimonio. Questa operazione è essenziale per una corretta pianificazione fiscale e patrimoniale.

 

A chi si rivolge questa misura? La misura interessa principalmente i proprietari di terreni e quote societarie, investitori, e consulenti professionali che cercano di ottimizzare la gestione fiscale del patrimonio.

 

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