Patente a crediti e verifica delle imprese: obblighi e responsabilità per il Committente

Nel panorama normativo che disciplina la sicurezza sui luoghi di lavoro, emerge con forza la questione della patente a crediti, un requisito essenziale per le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi impegnati in attività di appalto e subappalto. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la pubblicazione della FAQ n. 12, ha recentemente chiarito i contorni di questo obbligo, ponendo in rilievo il ruolo centrale del committente o del responsabile dei lavori nel processo di verifica.

La patente a crediti, strumento che attesta il possesso delle qualificazioni professionali e l’adeguatezza tecnico-organizzativa delle imprese, rappresenta un elemento cardine per garantire il rispetto delle disposizioni previste dal D.Lgs. 81/2008 in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Fino al 31 ottobre 2024, in alternativa, è ammessa anche un’autocertificazione che attesti il possesso dei requisiti. A partire da tale data, la patente diventerà l’unico strumento accettato.

Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, spetta al committente o al responsabile dei lavori, ove nominato, il compito di verificare che tutte le imprese appaltatrici, i lavoratori autonomi e i subappaltatori siano in possesso della patente a crediti o dell’attestazione di qualificazione SOA, quando richiesta. Questo controllo deve essere eseguito non solo per le imprese direttamente coinvolte, ma anche per tutte le imprese subappaltatrici eventualmente impiegate.

Obblighi e Responsabilità del Committente

L’aspetto più rilevante riguarda la responsabilità diretta del committente. Come chiarito dall’INL, non si configura una responsabilità “a cascata” nei confronti dei sub-committenti, che non sono tenuti a effettuare ulteriori verifiche. L’onere della verifica rimane infatti esclusivamente in capo al committente principale o al responsabile dei lavori, se designato, i quali devono assicurarsi che le verifiche siano eseguite in modo accurato per tutte le imprese coinvolte nei lavori, inclusi i subappaltatori.

Nel caso in cui queste verifiche non vengano svolte o risultino incomplete, il committente o il responsabile dei lavori sarà destinatario di una sanzione amministrativa pecuniaria, come previsto dall’art. 157 del D.Lgs. 81/2008. L’importo della sanzione varia tra 711,92 e 2.562,91 euro, a seconda della gravità della violazione.

Cosa Fare per Garantire la Conformità

Alla luce di queste disposizioni, è essenziale che il committente predisponga adeguate procedure di controllo e verifica, anche con il supporto di consulenti legali o tecnici qualificati. Si consiglia di adottare sistemi di gestione e monitoraggio delle qualifiche professionali, assicurandosi che tutte le imprese esecutrici e i subappaltatori abbiano la documentazione richiesta in regola.

È inoltre utile ricordare che, fino al 31 ottobre 2024, è ammessa l’autocertificazione, ma sarà fondamentale predisporre per tempo i necessari aggiornamenti per passare alla patente a crediti.

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