Premi di produttività: tassazione dimezzata al 5% per i dipendenti privati fino al 2027

Il Ddl di Bilancio 2025 conferma il regime agevolato di tassazione ridotta al 5% per i premi di produttività nel settore privato, estendendo questa misura al triennio 2025-2027. Introdotta in continuità con gli anni 2023 e 2024, questa riduzione dell’aliquota fiscale è riservata ai lavoratori dipendenti che percepiscono premi legati a obiettivi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione. Il beneficio fiscale è applicabile solo ai dipendenti privati con redditi non superiori a 80.000 euro nel 2024 e prevede un tetto massimo di 3.000 euro per l’importo detassabile.

Requisiti

Per accedere alla tassazione ridotta del 5%, i premi di produttività devono essere erogati in base a contratti collettivi, territoriali o aziendali, stipulati da rappresentanze sindacali riconosciute a livello nazionale o da rappresentanze sindacali aziendali (RSA) o unitarie (RSU). In particolare:

  • Obiettivi Misurabili: Gli accordi devono prevedere obiettivi misurabili e verificabili, che siano incrementali rispetto ai risultati del periodo precedente.
  • Limite di Reddito: Solo i dipendenti con redditi da lavoro dipendente inferiori a 80.000 euro (compresi i premi detassati) nell’anno precedente possono usufruire dell’agevolazione.
  • Tetto Annuale: L’importo massimo detassabile per ogni lavoratore è fissato a 3.000 euro all’anno.

Queste condizioni assicurano che il beneficio fiscale sia riservato ai lavoratori il cui reddito dipende direttamente da aumenti di produttività e da performance aziendali.

Opzione per il Welfare aziendale

Oltre alla tassazione agevolata, la normativa prevede che i premi di produttività possano essere convertiti, su scelta del lavoratore, in servizi di welfare aziendale (come buoni spesa, servizi di assistenza e formazione). In questo caso, le somme detassate sono completamente esentate da imposte e contributi previdenziali, garantendo un ulteriore risparmio fiscale sia per l’azienda sia per il lavoratore. La conversione in welfare aziendale, infatti, rappresenta una forma di incentivo che ottimizza i benefici fiscali, sostenendo il benessere del dipendente senza alcun impatto negativo sul costo del lavoro per l’impresa.

Criteri

Per ottenere il beneficio fiscale, è necessario che i risultati ottenuti siano verificabili rispetto a parametri stabiliti nel contratto collettivo di riferimento, e che questi parametri riflettano un incremento rispetto al periodo precedente. Gli obiettivi possono includere:

  • Miglioramenti in produttività e qualità dei processi aziendali.
  • Aumento della redditività e dell’efficienza operativa.
  • Innovazioni implementate a livello di prodotto o processo.

Questi criteri assicurano che l’agevolazione fiscale sia applicata solo in presenza di risultati concreti, in linea con la normativa dell’Agenzia delle Entrate.

Benefici

La riduzione dell’imposta al 5% sui premi di produttività rappresenta un incentivo significativo per i dipendenti del settore privato. Per i lavoratori, si traduce in un aumento del netto percepito, rendendo più convenienti i premi legati alla performance. Per le aziende, questa misura favorisce un ambiente lavorativo orientato ai risultati, incentivando la produttività senza incidere in maniera significativa sul costo del lavoro.

 

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