Riforma fiscale 2024: Il nuovo concordato preventivo biennale tra innovazione e sfide

 

Il nuovo concordato preventivo biennale introdotto dal dlgs 12 febbraio 2024, n. 13, rappresenta una delle novità più significative e al tempo stesso dibattute della riforma fiscale, attuando le disposizioni della legge delega fiscale n. 111/2023. Questo strumento consente ai contribuenti, attraverso un accordo con l’amministrazione finanziaria, di stabilire preventivamente i redditi e il valore della produzione da assoggettare a tassazione (irpef, ires, irap) per un periodo di due anni, rinnovabili.

 

 Procedura e effetti del concordato preventivo biennale

La procedura prevede diverse fasi, dalla comunicazione dei dati necessari da parte del contribuente tramite software messo a disposizione dall’agenzia delle entrate (ade), alla formulazione e accettazione della proposta di concordato da parte del contribuente. L’accettazione implica l’obbligo di dichiarare gli importi concordati per i due periodi d’imposta oggetto di concordato, a meno che non si verifichino circostanze eccezionali che producano una riduzione significativa dei redditi effettivi.

Gli effetti dell’accettazione includono l’irrilevanza fiscale e contributiva dei redditi e valori della produzione effettivi rispetto a quelli concordati, l’applicazione ordinaria dell’iva, il vincolo agli adempimenti fiscali ordinari, e l’estensione di alcuni benefici fiscali solitamente riservati ai contribuenti più affidabili.

 

Comunicazione dei dati e elaborazione della proposta

Entro specifiche scadenze, i contribuenti o i loro intermediari devono comunicare all’ade i dati necessari per l’elaborazione della proposta di concordato. Questi dati saranno definiti da un futuro provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate e comprenderanno informazioni già in possesso dell’amministrazione finanziaria e dati disponibili nelle banche dati pubbliche.

 

Ammissione al concordato e cause di esclusione

Il concordato si rivolge a specifiche categorie di contribuenti, inclusi i “soggetti isa” e i “forfettari”, con requisiti di ammissione e cause di esclusione dettagliate, come l’assenza di debiti tributari significativi e la mancanza di condanne per specifici reati tributari nei periodi rilevanti.

 

Accettazione della proposta e relativi effetti

I contribuenti possono aderire alla proposta entro il termine per il versamento del saldo delle imposte. L’accettazione vincola il contribuente all’obbligo di dichiarare gli importi concordati, senza considerare le variazioni effettive dei redditi e del valore della produzione, escludendo effetti sull’iva e mantenendo gli ordinari adempimenti fiscali.

 

Benefici dell’accettazione e circostanze eccezionali

I benefici dell’adesione includono l’irrilevanza degli scostamenti dei redditi effettivi dagli importi concordati, estensione di misure premiali isa e limitazioni su specifici tipi di accertamenti fiscali. Tuttavia, esistono circostanze eccezionali che possono permettere l’uscita dal concordato, come significative riduzioni dei redditi effettivi.

 

Considerazioni conclusive

Nonostante il potenziale di razionalizzazione degli obblighi dichiarativi e di incentivazione all’adempimento spontaneo, resta da vedere se il nuovo concordato preventivo biennale riuscirà ad attrarre un numero significativo di adesioni tra i contribuenti di minori dimensioni, superando le limitate adesioni registrate da iniziative simili in passato.

 

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