Online l’elenco aggiornato dei partecipanti al 5 per mille per l’anno 2020. La lista, pubblicata sul sito internet dell’agenzia delle Entrate, va a integrare quella del 2019 e comprende gli enti che non sono tenuti a ripresentare annualmente la domanda di iscrizione e la dichiarazione sostitutiva. Quest’ultima, si ricorda, va inviata nuovamente solo nel caso in cui sia variato il rappresentante legale rispetto al firmatario della dichiarazione, procedura che per gli enti del volontariato va fatta entro il 30 giugno di quest’anno.
Restano invariati i settori di attività in cui è suddiviso l’elenco (ricerca scientifica, ricerca sanitaria, associazioni sportive dilettantistiche, enti del volontariato), che subiranno una modifica con la messa in funzione del Registro unico del Terzo settore a seguito della quale la categoria del volontariato sarà sostituita dagli enti del Terzo settore. La consultazione delle liste, tuttavia, è resa più agevole, attraverso un motore di ricerca che consente di vagliare gli enti in base a più variabili (denominazione, codice fiscale, provincia o tutti i soggetti).
È aperta, inoltre, la fase di iscrizione dei nuovi enti e l’eventuale correzione dei dati inseriti nell’elenco. In particolare, entro il 7 maggio 2020, enti del volontariato e associazioni sportive dilettantistiche potranno presentare, tramite i canali Entratel o Fisconline, le istanze telematiche per rientrare tra i beneficiari del contributo, cui farà seguito la pubblicazione di un elenco provvisorio dei nuovi iscritti entro il 14 maggio. Tutti gli enti, inoltre, potranno comunicare all’Agenzia eventuali inesattezze o dati mancanti nell’elenco entro il 20 maggio ed entro il 25 maggio sarà pubblicato un elenco aggiornato di tutti i beneficiari per l’esercizio 2020.
Sul fronte del 5 per mille, si ricorda, è atteso il Dpcm previsto dai decreti di riforma del terzo settore, che in questa fase emergenziale potrebbe avere il pregio di accelerare le procedure di assegnazione dei fondi agli enti beneficiari. Il provvedimento, infatti, oltre a modificare alcuni adempimenti procedurali, elimina la necessità di attendere la presentazione delle dichiarazioni integrative per il riparto del contributo, consentendo di sbloccare le risorse con tempi dimezzati a favore degli enti. In funzione di questa modifica, l’approvazione del Dpcm sbloccherebbe ben due annualità contemporaneamente per un totale di 1 miliardo di euro.
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