fbpx
TORNA ALLE NEWS

Contributo a fondo perduto attività centri storici: pronto il modello per la richiesta

 

A partire dal 18 novembre e fino al 14 gennaio 2021 sarà possibile richiedere il contributo a fondo perduto per gli esercenti dei centri storici dei comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana colpiti dal calo dei turisti stranieri causato dell’emergenza Covid-19, previsto dall’art. 59 del Decreto Agosto n. 104/2020.

 

Si tratta dei seguenti 29 comuni: Venezia, Verbania, Firenze, Rimini, Siena, Pisa, Roma, Como, Verona, Milano, Urbino, Bologna, La Spezia, Ravenna, Bolzano, Bergamo, Lucca, Matera, Padova, Agrigento, Siracusa, Ragusa, Napoli, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Torino e Bari.

 

Il contributo a fondo perduto, previsto dal “decreto Rilancio” (Dl n. 34 del 19 maggio 2020), consiste nell’erogazione di una somma di denaro senza obbligo di restituzione.

 

Il contributo spetta ai titolari di partita Iva che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario, ed è commisurato alla diminuzione di fatturato subita a causa dell’emergenza epidemiologica.

 

Possono ottenere l’agevolazione i contribuenti che nel 2019 hanno conseguito un ammontare di ricavi e compensi non superiore a 5 milioni di euro.

 

Per richiedere il bonus è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • avere la partita Iva attiva alla data di presentazione dell’istanza
  • svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico  nelle zone A o equipollenti dei:
    1. capoluoghi di provincia che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti
    2. città metropolitane che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura almeno pari ai residenti.

 

Inoltre, bisogna possedere almeno uno tra questi requisiti:

    1. ammontare del fatturato e dei corrispettivi ottenuto nel mese di giugno 2020 negli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni sopra indicati inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019. Per quanto riguarda i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, l’ambito territoriale di esercizio dell’attività, e quindi del fatturato e dei corrispettivi, è riferito all’intero territorio dei comuni predetti.
    2. inizio dell’attività in almeno uno degli esercizi ubicati nelle zone A o equipollenti dei predetti comuni a partire dal 1° luglio 2019.

 

condividi.