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Decreto flussi 2021, visto legato all’abitazione e al reddito annuo

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dpcm del 21 dicembre 2021 con cui sono state fissate le quote dei lavoratori stranieri che possono fare ingresso in Italia per lavorare.

 

Le domande potranno essere inviate dal 27 gennaio 2022 e fino al 17 marzo 2022 e saranno trattate sulla base dell’ordine cronologico di presentazione.

 

Il nuovo decreto flussi stabilisce una quota massima a livello nazionale di ingressi pari a 69.700 unità, 500 dei quali riservati anche agli ingressi per lavoro autonomo:

  • 20mila unità sono riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nell’autotrasporto, edilizia e turistico-alberghiero per cittadini dei Paesi che hanno sottoscritto o sottoscriveranno nel 2022 accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia.
  • 7mila ingressi sono riservati alla conversione in lavoro subordinato e autonomo del permesso di soggiorno già posseduto ad altro titolo.
  • Sono inoltre ammessi 100 stranieri che abbiano completato programmi di formazione e istruzione nei Paesi d’origine in base al Dlgs 286/1998 e altri 100 residenti in Venezuela di origine italiana.

 

Per quanto concerne i lavoratori autonomi le 500 quote sono riservate a:

  • imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia nazionale che preveda l’impiego di risorse proprie non inferiori a 500mila euro, nonché la creazione di almeno tre nuovi posti di lavoro;
  • liberi professionisti riconducibili a professioni vigilate oppure non regolamentate, ma rappresentative a livello nazionale e comprese negli elenchi curati dalla Pubblica amministrazione;
  • titolari di cariche societarie di amministrazione e di controllo espressamente previsti dal decreto interministeriale 850 dell’11 maggio 2011;
  • artisti di chiara fama o di alta e nota qualificazione professionale, ingaggiati da enti pubblici o privati, in presenza dei requisiti espressamente previsti dal decreto interministeriale 850 dell’11 maggio 2011;
  • cittadini stranieri per la costituzione di imprese “start-up innovative” in base alla legge 221/2012 e sulla base delle linee guida predisposte dal ministero per lo Sviluppo economico.

 

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