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Il Dl Rilancio è legge, 155 decreti per attuarlo

 

Il decreto Rilancio è legge. Dei 155 provvedimenti attuativi previsti nella versione definitiva, 87 erano già presenti nella versione approvata dal consiglio dei ministri a metà maggio.

 

  • SUPERBONUS: la detrazione al 110% per gli interventi che rendano gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico e più sicuri in caso di terremoti è estesa anche a immobili del terzo settore e alle seconde case, tranne case di lusso, ville e castelli. Potranno invece usufruirne i proprietari delle villette a schiera. Per l’efficientamento energetico rivisti al ribasso i tetti di spesa detraibile, che variano in base al tipo di abitazione. Resta la possibilità di interventi senza mettere mano al portafogli, cedendo il superbonus alle imprese che eseguono i lavori o a un istituto finanziario.
  • ECOBONUS AUTO E MOTO: incentivi fino a 3.500 euro per chi acquista un’auto Euro 6 (categoria che comprende anche mezzi a benzina e gasolio) e ne rottama una vecchia di almeno 10 anni.  L’incentivo si dimezza senza rottamazione. Il bonus vale fino al 31 dicembre 2020 per auto con prezzi fino a 40 mila euro. Auto green: l’incentivo arriva a 10 mila euro per le elettriche e a 6.500 per le ibride. Per moto e motorini elettrici o ibridi, l’ecobonus sale fino a 4 mila euro in caso di rottamazione di un mezzo vecchio. L’incentivo scatta anche senza rottamazione, ma si ferma a 3 mila euro.
  • CIG E CONTRATTI: le quattro settimane di cassa integrazione Covid, previste per l’autunno, si potranno anticipare da subito. Proroga, inoltre, dei contratti di apprendisti e lavoratori a termine, per tanti giorni quanti sono stati quelli di stop imposto dal lockdown. Via libera anche all’adeguamento delle pensioni per gli invalidi totali, che passano da 285 ad almeno 516 euro.
  • SCONTO IMU: i Comuni potranno premiare con uno sconto fino al 20% chi pagherà l’Imu scegliendo l’addebito sul conto corrente.
  • DOCUMENTI: resteranno valide fino alla fine dell’anno le carte d’identità e le patenti scadute nei mesi del lockdown.
  • CONGEDI: chi ha figli fino a 12 anni potrà usare i 30 giorni di congedo retribuito al 50% fino al 31 agosto, quindi un mese in più del previsto. Inoltre i Comuni dovranno usare i 150 milioni aggiuntivi stanziati con il decreto per organizzare e pensare a centri estivi per i bambini fino a 3 anni e per i più grandi. La fascia di età è stata infatti modificata, passando da 3-14 anni a 0-16 anni.
  • SCUOLE PARITARIE: raddoppiati i fondi con altri 150 milioni. Grazie a una nuova deroga poi, le classi delle elementari potranno avere anche meno di 15 alunni.
  • SERVIZI TELEFONICI ‘SGRADITI’: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni può “ordinare, anche in via cautelare” la rimozione dei servizi di telefonia attivati senza il consenso degli utenti. Previste anche multe fino a 5 milioni per chi non si adegua.
  • SMART WORKING: per il 50% dei dipendenti della pubblica amministrazione con mansioni che possono essere svolte da casa, lo smart working viene prorogato fino al 31 dicembre 2020. La modifica al decreto Rilancio introduce poi il “Piano organizzativo del lavoro agile”, con il quale dal primo gennaio 2021 la percentuale salirà ad almeno il 60%.
  • ZONE ROSSE: stanziati 40 milioni per i Comuni delle zone rosse esclusi dai primi fondi ad hoc. Altri 20 milioni andranno a puntellare le amministrazioni in dissesto, compresi i Comuni sciolti per mafia.
  • TOSAP: per gli ambulanti arriva l’esenzione, per due mesi, della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap) e del canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Cosap).

 

Prevista inoltre l’estensione del beneficio fiscale, per l’edilizia residenziale pubblica, fino a giugno 2022. Il credito d’imposta per gli affitti degli immobili commerciale potrà essere ceduto dal conduttore al locatore, con un conseguente sconto sul canone mensile (vengono poi sospesi gli sfratti fino a fine anno). Il bonus viene esteso inoltre anche ai negozi con ricavi o compensi superiori a 5 milioni.

 

Misure che vanno ad aggiungersi all’ampio pacchetto fiscale previsto nella versione originaria, tra cui l’esenzione del saldo Irap dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40%, dell’acconto dell’Irap dovuta per il 2020. Misura che vale per le imprese ed i lavoratori autonomi, con un volume di ricavi non superiore a 250 milioni.

 

Gli Enti locali potranno poi ridurre le aliquote e le tariffe di entrate tributarie e patrimoniali fino al 20%, a condizione che i pagamenti siano effettuati attraverso domiciliazione bancaria.

 

Il Dl lancia anche Patrimonio destinato Cdp per il rafforzamento economico e produttivo delle imprese con un fatturato annuo superiore ai 50 milioni, cui potranno accedere anche i risparmi privati ma senza benefici fiscali. Montecitorio ha quindi disposto che i controlli patrimoniali sul conto dei risparmiatori rimborsati dal Fir (Fondo indennizzo risparmiatori) potranno essere effettuati anche dopo l’erogazione del ristoro.

 

Sono entrate nel decreto legge anche una serie di misure di sostegno per il comparti del tessile, della moda, delle fiere e del wedding planning.

 

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