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La tregua fiscale va ai tempi supplementari: ultima coda per rottamazione e ravvedimento

 

La tregua fiscale entra in una fase cruciale con l’approvazione di un emendamento al decreto Anticipi, che apre una nuova finestra per saldare le prime due rate della rottamazione quater. Questa mossa segna l’inizio di una settimana decisiva per non perdere le opportunità di sanatoria previste dalla legge 197/2022 e da altre misure introdotte successivamente.

 

L’emendamento, stabilisce una scadenza critica per il 15 dicembre, termine ultimo per regolarizzare le violazioni relative alla memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi telematici commesse tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2022. Questa sanatoria, introdotta dal decreto Energia (Dl 131/2023), ha un impatto significativo sulla neutralizzazione delle sanzioni accessorie, in particolare per quanto riguarda la sospensione delle licenze commerciali.

 

Il 18 dicembre è la data fissata per l’appello sulla rottamazione quater delle cartelle. Il decreto Anticipi offre la possibilità a chi non ha versato in tempo di rimanere nella definizione agevolata, che prevede la riduzione di sanzioni, interessi e aggio per i carichi affidati alla riscossione tra il 2000 e il 30 giugno 2022. Il decreto deve ancora essere convertito dalla Camera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

 

Il 20 dicembre è il termine per aderire al ravvedimento speciale, riaperto dalla conversione del decreto Proroghe. Questa opzione permette di regolarizzare con sanzioni ridotte le violazioni relative alle dichiarazioni del periodo d’imposta 2021 o precedenti, includendo anche l’indebita compensazione dei crediti.

 

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