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Sanatoria scontrini elettronici: ultima chiamata fino al 15 dicembre 2023

 

In vista del termine del 15 dicembre 2023, si rinnova l’opportunità per commercianti e professionisti di avvalersi del ravvedimento operoso speciale per regolarizzare le violazioni relative alla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici. Tale opportunità, dettata dall’articolo 4 del decreto legge energia e fisco n. 131 del 29 settembre 2023, riguarda le violazioni commesse dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023.

 

La particolarità di questa sanatoria risiede nella sua applicabilità anche in presenza di un verbale o processo verbale di contestazione ricevuto entro il 31 ottobre 2023. Questo aspetto rappresenta una significativa deroga rispetto alla normativa ordinaria, che generalmente esclude la possibilità di ravvedimento in presenza di tali atti. Grazie a questa disposizione, è possibile sanare le violazioni con una riduzione delle sanzioni ad un quinto del loro valore.

 

Le violazioni passibili di regolarizzazione includono l’omessa o infedele memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi, con sanzioni che possono essere ridotte fino al novanta per cento dell’imposta dovuta. Anche la dichiarazione IVA infedele e l’omessa o infedele LiPe rientrano tra le irregolarità sanabili, con sanzioni variabili.

 

La sanzione per l’omessa o infedele memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi telematici è normalmente fissata al 90% dell’imposta dovuta, con un importo minimo di 500 euro per ogni operazione. Tuttavia, grazie al ravvedimento operoso speciale introdotto con il decreto legge energia e fisco n. 131 del 29 settembre 2023, è possibile ridurre questa sanzione ad un quinto del suo valore. Ad esempio, se la sanzione standard per una specifica violazione è di 1000 euro, attraverso il ravvedimento operoso speciale, il soggetto interessato può pagarne solo 200 euro, ovvero un quinto dell’importo totale.

 

Per coloro che hanno già ricevuto un atto di contestazione o un avviso di accertamento, il ravvedimento operoso non è più percorribile. In questi casi, rimane la possibilità di impugnare l’atto o ricorrere alla definizione agevolata, che prevede la riduzione delle sanzioni ad un terzo dell’importo irrogato.

 

La procedura di regolarizzazione consente di versare le sanzioni ridotte entro il 15 dicembre 2023, senza necessità di emettere o trasmettere i corrispettivi precedentemente omessi o errati. È importante sottolineare che la regolarizzazione non influisce sul conteggio delle violazioni ai fini delle sanzioni accessorie, come la sospensione della licenza commerciale.

 

Per le violazioni commesse fuori dal periodo indicato, è ancora possibile ricorrere al ravvedimento operoso ordinario, beneficiando di riduzioni sanzionatorie proporzionali al tempo trascorso dalla violazione.

 

Questa sanatoria rappresenta un’occasione importante per i soggetti interessati a mettersi in regola con le normative fiscali, evitando pesanti sanzioni e possibili complicazioni future. Si consiglia di consultare un professionista per valutare la situazione specifica e procedere con la regolarizzazione nel modo più appropriato.

 

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