La recente approvazione della norma da parte della Camera, che limita l’omologazione forzosa della transazione fiscale e contributiva nell’accordo di ristrutturazione dei debiti, rappresenta un importante sviluppo nelle procedure di ristrutturazione aziendale in Italia. Questa norma pone limiti specifici al cosiddetto “cram down fiscale” retroattivo e stabilisce criteri chiari che devono essere soddisfatti affinché la transazione possa essere omologata dal tribunale senza l’adesione del Fisco e degli enti previdenziali.
I principali requisiti per l’omologazione della transazione fiscale e contributiva sono i seguenti:
L’obiettivo di questa norma è quello di bilanciare la necessità di consentire alle imprese in difficoltà di ristrutturarsi e rimanere operative con la protezione degli interessi dei creditori pubblici, compresi il Fisco e gli enti previdenziali. La norma offre un quadro più chiaro e restrittivo per l’omologazione delle transazioni fiscali e contributive nell’ambito degli accordi di ristrutturazione dei debiti, al fine di garantire che tali accordi siano equi ed equilibrati per tutte le parti coinvolte.
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