Il Disegno di Legge di Bilancio 2025 conferma l’estensione della superdeduzione del 120% per i costi dei nuovi assunti a tempo indeterminato per il triennio 2025-2027. Questa misura, introdotta per la prima volta nel 2024 dal Dlgs 216/2023, mira a incentivare l’occupazione stabile, sebbene l’accesso all’agevolazione richieda un incremento annuale e progressivo del personale. La proroga si presenta come un’opportunità significativa per le aziende, ma richiede anche un attento monitoraggio degli incrementi occupazionali.
Come funziona la superdeduzione del 120%
La superdeduzione del 120% consiste in una deduzione extracontabile del costo del personale neoassunto a tempo indeterminato dal reddito d’impresa, applicabile sia ai soggetti Irpef sia a quelli Ires, ma non all’Irap. La deduzione è calcolata come il 20% del minore importo tra:
- il costo totale sostenuto per i neoassunti a tempo indeterminato durante l’anno;
- l’incremento del costo complessivo del personale rispetto all’anno precedente, registrato a conto economico (voce B.9).
Se i nuovi assunti rientrano in categorie protette o meritevoli (come specificato nell’allegato al Dlgs 216/2023), l’aliquota della superdeduzione aumenta al 130%.
Condizioni per l’accesso all’agevolazione
Per beneficiare della superdeduzione, le aziende devono rispettare specifiche condizioni di incremento occupazionale. La base di calcolo per il 2024 richiede che:
- Il numero di dipendenti a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 sia superiore alla media dei dipendenti a tempo indeterminato del 2023.
- Il numero complessivo di dipendenti (inclusi quelli a tempo determinato) sia superiore rispetto alla media dell’anno precedente.
Questo incremento deve essere netto, considerando eventuali diminuzioni occupazionali presso società collegate o controllate (come indicato dal Dm 25 giugno 2024).
Proroga triennale e requisiti di incremento progressivo
La proroga prevista dal Ddl di Bilancio 2025 estende l’agevolazione fino al 2027, mantenendo i requisiti di incremento progressivo. Per ciascun anno del triennio, il confronto sarà effettuato rispetto all’anno immediatamente precedente, garantendo che ogni esercizio fiscale mostri un aumento del numero di dipendenti e del costo complessivo del personale:
- Anno 2025: incremento di personale e costo rispetto al 2024.
- Anno 2026: incremento rispetto al 2025.
- Anno 2027: incremento rispetto al 2026.
In sostanza, ogni anno l’azienda dovrà aumentare la propria forza lavoro per mantenere il diritto alla superdeduzione, pena la perdita dell’agevolazione per quell’anno. Tuttavia, se in uno degli anni intermedi si verifica un calo dell’occupazione, l’azienda potrà accedere nuovamente al beneficio nell’anno successivo, purché rispetti il requisito di incremento rispetto all’ultimo anno di confronto positivo.
Esempio di calcolo
Per calcolare l’importo della superdeduzione, l’azienda deve individuare il minore tra il costo dei nuovi assunti e l’incremento del costo complessivo del personale, applicando poi l’aliquota del 120% o del 130% se i nuovi assunti rientrano in categorie meritevoli. Ad esempio, nel 2025 l’agevolazione sarà calcolata sull’incremento rispetto al 2024, nel 2026 rispetto al 2025 e così via.
Questo sistema richiede un aumento progressivo della spesa per il personale, favorendo una crescita sostenuta dell’occupazione e garantendo alle aziende un beneficio fiscale significativo.
Calcolo degli acconti per gli anni agevolati
Il Ddl prevede che gli acconti d’imposta per il 2025, 2026 e 2027 siano ricalcolati come se l’agevolazione non fosse stata applicata nell’anno precedente. Questo significa che, pur beneficiando della superdeduzione, le imprese dovranno effettuare acconti più elevati, senza includere la superdeduzione. Tale impostazione si applica sia agli acconti storici sia a quelli previsionali.
Vantaggi
La superdeduzione del 120% offre alle imprese una riduzione del carico fiscale e un incentivo ad assumere con contratti stabili. Tuttavia, il requisito dell’incremento progressivo rappresenta una sfida: per ottenere il beneficio per l’intero triennio, le aziende dovranno pianificare attentamente le assunzioni e mantenere la crescita della forza lavoro.
In sintesi, la superdeduzione rappresenta uno strumento potente per sostenere la crescita occupazionale, ma richiede una gestione accorta per assicurare il rispetto delle condizioni di accesso. L’agevolazione, inoltre, permette alle aziende di ottenere vantaggi significativi non solo in termini fiscali, ma anche nella stabilizzazione del proprio organico, contribuendo a un mercato del lavoro più solido.