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Ricevute fiscali e scontrini, verso la fine della valenza fiscale

Certificazione delle operazioni fiscalmente rilevanti solamente con il rilascio di fatture elettroniche: sono quindi destinate inevitabilmente a scomparire tutte le altre tipologie di documentazione ad oggi conosciute ed utilizzate, quali scontrini e ricevute fiscali. 

Se non è prevista un’espressa esenzione dagli obblighi di certificazione dei corrispettivi per i servizi forniti, con le decorrenze previste e fatta salva l’emissione di fattura a richiesta del cliente, per i contribuenti sarà obbligatorio l’invio dei dati dei corrispettivi e, comunque, non saranno più possibili forme di documentazione diverse dalla fatturazione elettronica. 

Ciò significa che con l’avvio dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, la documentazione dell’operazione potrà farsi solamente con emissione di fattura elettronica, utilizzando il formato strutturato xml e veicolando la stessa attraverso il Sistema di interscambio, oppure con rilascio di documenti commerciali. 

Gli esercenti dovranno a tal fine rilasciare ai clienti, salvo la richiesta di fattura elettronica, i documenti commerciali emessi a mezzo di registratori ovvero di server telematici e conformi ai requisiti del decreto ministeriale del 7 dicembre 2016. Il documento commerciale, emesso in forma cartacea oppure, previo accordo con il destinatario, in forma elettronica garantendone autenticità e integrità, oltre ad avere valenza commerciale in quanto costituisce titolo per l’esercizio dei diritti di garanzia, può assumere anche un valore fiscale per l’esercizio della deduzione delle spese sostenute, della detrazione degli oneri, valendo infine anche come documento equipollente ai fini dell’emissione di fatture differite. Per avere valenza fiscale, il documento commerciale deve essere richiesto non oltre il momento di effettuazione dell’operazione e contenere anche il codice fiscale o il numero di partita Iva dell’acquirente. 


Questa situazione impone già da subito una scelta da parte di coloro che attualmente utilizzano per la certificazione dei corrispettivi l’utilizzo della ricevuta fiscale. In effetti, questi operatori sono costretti a scegliere o di dotarsi di un registratore telematico (con tutte le rigidità che comporta) ovvero decidere di certificare tutte le operazioni con fattura elettronica. La decisione va presa subito per avere il tempo di modificare le abitudini e le procedure, nonché per acquisire le macchine che in presenza di una forte richiesta potrebbero non essere immediatamente disponibili. 

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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