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Società a ristretta base azionaria

La legittimità della presunta distribuzione in capo ai soci degli utili non contabilizzati da parte delle società a ristretta base azionaria, che non abbiano optato per il regime di trasparenza di cui all’art. 116, D.P.R. 22.12.1986, n. 917, è ormai consolidata, pur se per le società di capitali, di norma, vige, ai fini tributari, la netta divisione tra la società e i singoli soci.
La posizione della giurisprudenza della Corte di Cassazione ha legittimato le rettifiche degli Uffici che hanno rimarcato che la separazione tra la posizione della società di capitali e quella dei soci non può costituire un muro invalicabile, per le società a ristretta base azionaria e/o familiare, quando risulti acclarata l’esistenza di maggiori utili, derivanti magari da ricavi non contabilizzati, e percepiti fuori bilancio.

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