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Iva, aliquota ordinaria per i database solo digitali

Aliquota Iva ordinaria per la fornitura di banche dati elettroniche e servizi di editoria privi dei codici identificativi internazionali Isbn e Issn. 


Il n. 18) della Tabella A allegata al decreto Iva prevede l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata del 4 per cento alla commercializzazione di giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici. 

Al dettato normativo si uniscono i chiarimenti della prassi secondo cui, al fine della applicazione dell’aliquota agevolata, i prodotti editoriali individuati dalla norma, possono essere veicolati attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica e devono comunque essere tutti identificati da codice Isbn o Issn.


L’ampliamento del novero dei prodotti cui può essere applicata l’aliquota Iva agevolata è stato disposto dalla legge di Stabilità del 2016, per effetto della quale la disposizione è a oggi applicabile non solo alla fornitura in formato cartaceo di giornali e notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, ma anche alla fornitura degli stessi in formato digitale, ricomprendendo quindi anche gli e-book. Un’ulteriore apertura da parte della prassi si è avuta nel 2017, con la risoluzione 120/E, in cui l’agenzia delle Entrate ha avuto modo di chiarire che l’aliquota Iva del 4 per cento è altresì applicabile al contratto di abbonamento a una banca dati online quando la ragione economica della conclusione del contratto di abbonamento è quella di consentire all’abbonato di acquisire il contenuto digitalizzato di libri e altre pubblicazioni aventi le caratteristiche di giornali, notiziari quotidiani, dispacci delle agenzie di stampa, libri e periodici, muniti di codice Isbn e Issn.

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@ Beneggi e Associati | Commercialisti al servizio delle imprese | Meda | Milano

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